L'esplorazione spaziale nasce dal profondo desiderio umano di rispondere a grandi domande, come l’origine della vita sulla Terra e la possibilità che essa esista anche su altri pianeti. Inoltre, mira a superare i limiti attuali della conoscenza e, in futuro, a espandere la presenza dell’umanità nel Sistema Solare.
Oggi, le principali agenzie spaziali mondiali sono impegnate nell’esplorazione dello spazio. I loro obiettivi principali sono: cercare tracce di vita, capire come si sono evoluti i pianeti, preparare missioni per riportare campioni da Marte (Mars Sample Return - MSR), pianificare missioni robotiche e umane, e valutare il potenziale uso delle risorse spaziali.
Per preparare queste complesse missioni è fondamentale lo studio scientifico e l’addestramento sul campo in ambienti terrestri simili a quelli planetari, chiamati analoghi planetari (Planetary Field Analogues, PFA). Lo studio dei PFA è utile in tutte le fasi di una missione spaziale: dalla pianificazione, allo sviluppo di strumenti, fino alle operazioni sul posto. Aiuta a capire i processi geologici, i limiti della vita sulla Terra e a migliorare le strategie per cercarla altrove.
Attualmente, le salamoie e i depositi di sale sono considerati obiettivi prioritari per la ricerca della vita su Marte, per future missioni MSR e per l’utilizzo delle risorse spaziali. Le immagini satellitari mostrano che Marte possiede depositi salini simili a quelli delle sabkha terrestri (piane saline). Questi luoghi sono ideali per raccogliere campioni: sono facili da raggiungere, possono conservare tracce dell’atmosfera e della vita passata, e potrebbero avere anche valore economico.
Il progetto AZALEA ha come obiettivo lo studio dettagliato del Bacino di Tanezrouft (TB), nel deserto del Sahara (Algeria), come analogo marziano. L’area è remota, estremamente arida e ricca di sale. Il progetto si svolgerà in due fasi principali:
Telerilevamento e mappatura per ricostruire la geologia del sito e individuare le aree (sabkha) più interessanti per astrobiologia, MSR e futura esplorazione umana.
Lavoro sul campo, con analisi diretta degli affioramenti e raccolta di campioni, sia in un contesto simulato di missione robotica, sia con approccio classico da parte di geologi.
I dati raccolti saranno confrontati tra immagini satellitari e osservazioni sul terreno, e i materiali saranno analizzati sia in campo sia in laboratorio, seguendo procedure simili a quelle di una missione MSR.
AZALEA contribuirà a sviluppare metodi per identificare ambienti abitabili promettenti su Marte e a far progredire l’esplorazione spaziale. Inoltre, fornirà nuove conoscenze geologiche su uno dei luoghi più estremi e inesplorati della Terra.
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